Università Emilia Romagna: la Regione aumenta gli importi delle borse di studio

borse di studio ph Regione Emilia Romagna

Cresce in Emilia-Romagna l’impegno per garantire il diritto allo studio universitario. Primo passo in Commissione Cultura dell’Assemblea legislativa per la proposta di aggiornamento degli importi delle borse di studio e della soglia di accesso ISEE per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2024/2025, che ha già ricevuto i pareri favorevoli all’unanimità della Conferenza Regione-Università e della Consulta regionale delle studentesse e degli studenti universitari.

“Anche quest’anno la Regione conferma il proprio impegno a sostegno del diritto allo studio universitario- sottolinea l’assessora all’Università, Paola Salomoni-. Abbiamo aumentato ancora la soglia ISEE e questo permetterà di ampliare la platea dei beneficiari. Dal 2020 ad oggi le risorse che abbiamo investito per il diritto allo studio universitario sono aumentate da 97 milioni a 163 milioni stimati per il prossimo Anno Accademico. Con la collaborazione degli Atenei, che contribuiscono con un milione di euro, e il voto favorevole e all’unanimità delle studentesse e gli studenti sulla proposta della Regione. I dati, inoltre, confermano che sempre più studenti fuori regione scelgono l’Emilia-Romagna per i loro percorsi di studio. Le borse di studio e altri incentivi a sostegno delle studentesse e degli studenti fuori sede sono la prima leva di attrattività dei talenti che ha questa regione”.

Nel dettaglio, la proposta, che intende continuare a garantire la priorità della totale copertura degli studenti idonei alla borsa di studio e sulla base delle risorse statali che potrebbe essere disponibili, prevede l’aggiornamento degli importi unitari di borsa di studio (7.015,97 euro per studenti fuori sede e per studenti indipendenti, 4.100,05 euro per studenti pendolari, 2.827,64 euro per studenti in sede) e l’incremento della soglia economica di accesso Isee dall’attuale 24.335,11 a 25.000 euro. Rispetto allo scorso anno si stima un aumento del fabbisogno finanziario per le borse di studio di 13,6 milioni di euro.

Confermato anche quest’anno il contributo di un milione di euro da parte delle Università emiliano-romagnole, in misura proporzionale al numero dei beneficiari di borsa di studio iscritti a ciascun Ateneo e della relativa spesa, a testimonianza di come il diritto allo studio sia un valore condiviso tra le istituzioni del territorio.

Nell’anno accademico 2023/2024 in Emilia-Romagna gli studenti idonei sono risultati 27.876, quasi il 3% in più rispetto all’anno precedente. È stata garantita ancora una volta la concessione al 100% degli studenti idonei, con un incremento di spesa pari a 14,7 milioni di euro dovuto principalmente all’aumento degli importi di borsa di studio effettuati in conseguenza del DM di aggiornamento al tasso di inflazione (+8%).

In Emilia-Romagna nell’ultimo decennio si è assistito a un incremento degli idonei di oltre il 47% con oltre 63 milioni di euro di aumento della spesa: un forte investimento che dimostra l’impegno della Regione, anche in collaborazione con gli Atenei, nel garantire il diritto allo studio universitario e concedere un beneficio a tutti gli studenti in possesso dei requisiti di idoneità.

Nel triennio 2021-2023 (dall’A.A. 2020/2021 all’A.A. 2022/2023) l’incremento è stato di 37,9 milioni di euro di spesa per la concessione dei benefici determinato prioritariamente dall’aumento del numero di studenti fuori sede e dall’aumento degli importi di borsa e delle relative maggiorazioni, oltre all’aggiornamento delle soglie economiche di accesso come previsto dal PNRR a partire dal 2022.

Per il prossimo anno accademico 2024/2025 il MUR ha previsto, su richiesta delle Regioni, oltre ai 250 mln annui stanziati a partire dal 2022, anno di avvio delle disposizioni PNRR, ulteriori 288 mln di euro di PNRR – di cui il 40% sarà destinato al Sud.

La popolazione studentesca universitaria

Quasi 188 mila studenti iscritti agli Atenei dell’Emilia-Romagna (per tutti i corsi attivati dalle Università regionali, inclusi master, dottorati e scuole di specializzazione) nell’A.A. 2022/2023 rappresentano il 9% degli studenti iscritti alle Università nel territorio nazionale (oltre 2 milioni).

A livello nazionale l’Emilia-Romagna conferma la sua collocazione rispetto al triennio precedente al quarto posto per numero di studenti iscritti agli Atenei, dopo Lombardia, Lazio e Campania. A livello regionale, considerando i soli corsi di laurea, gli studenti fuori sede (provenienti da provincia diversa dalla sede del corso) rappresentano la maggioranza degli studenti iscritti (mediamente sul territorio regionale il 76%) e nell’A.A. 2022/2023 aumentano di oltre il 6% rispetto all’anno accademico 2018/2019. A livello regionale, analizzando gli studenti iscritti a un corso di laurea in Emilia-Romagna, quasi il 48% proviene da fuori regione.

Questo rappresenta il dato più alto tra le regioni con il numero maggiore di studenti universitari: l’incidenza degli studenti provenienti da altre regioni è del 30% in Piemonte e del 28% in Lombardia, 26,5% in Veneto.

Considerando il rapporto fra ingressi e uscite di immatricolazioni nelle diverse Università, l’Emilia-Romagna si colloca quale prima regione (4,3) seguita da Lazio (3,1), Lombardia (2,2) e Toscana (1,75). Per ogni studente immatricolato residente in Emilia-Romagna che va a studiare fuori regione vi sono 4,3 studenti di altre regioni che si immatricolano negli Atenei dell’ER (fonte Rapporto Anvur 2023).

Le borse di studio erogate

La Regione ha sempre garantito un beneficio a tutti gli idonei, nonostante l’incremento della spesa per borse di studio. L’incremento degli studenti idonei più alto (11%) si è verificato nell’A.A. 2020/2021 (26.709 idonei) rispetto all’A.A. 2019/2020 (23.983 idonei). L’A.A. 2020/2021 ha risentito in maniera preponderante degli effetti negativi riferiti alla pandemia.

Dall’A.A. 2020/2021 all’A.A. 2022/2023 la spesa è aumentata di 37,9 milioni, determinata prioritariamente dall’aumento del numero di studenti fuori sede e degli importi di borsa con le relative maggiorazioni, oltre all’aggiornamento delle soglie economiche di accesso conseguenti alle innovazioni introdotte dalle misure PNRR.

In Emilia-Romagna oltre il 15% degli studenti iscritti agli Atenei riceve la borsa di studio e l’esonero totale delle tasse universitarie. L’incidenza media nazionale è di quasi il 13% e vi sono valori dal 7% al 13% nelle regioni con alto numero di studenti, come Lombardia, Lazio e Campania (dati MUR – A.A. 2022/2023).

La Regione ha garantito la totale copertura del 100% degli idonei alle borse anche nell’ultimo triennio accademico. A livello nazionale la copertura degli studenti idonei è aumentata nella maggior parte delle regioni, rispetto agli anni precedenti (Fonte Mur).

Oltre alle borse di studio, che rappresentano l’intervento regionale prioritario, ER.GO ha provveduto a concedere ulteriori benefici: assegni formativi per ridurre i costi di iscrizione e di frequenza a master e corsi di alta formazione e specializzazione all’estero (oltre 41 mila euro di spesa nel triennio), contributi (oltre 1,8 milioni di euro di spesa nel triennio) per la partecipazione a percorsi accademico-formativi connessi a specifici obiettivi di sviluppo regionale; integrativi della borsa di studio per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale; a studenti con disabilità, con invalidità superiore al 66%, finalizzati all’acquisto di ausili didattici e di altre attrezzature; straordinari per eccezionali e comprovati motivi, per studenti che abbiano registrato un ritardo nel raggiungimento dei requisiti di merito.