Marianelli: “Non si fa università senza biblioteche. Serve un piano di rilancio condiviso”

Rispondendo in merito all’emergenza biblioteche segnalata in questi giorni anche da organizzazioni sindacali, nel confronto con il proprio gruppo di lavoro e con personale bibliotecario coinvolto, Massimiliano Marianelli, candidato alla carica di Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, afferma che “La situazione delle biblioteche dell’Università degli Studi di Perugia: è una priorità assoluta e non può essere considerata uno tra i tanti problemi. Marianelli interviene così sulla vicenda che ha lasciato senza lavoro 23 operatrici e operatori specializzati a seguito della scadenza dell’appalto per i servizi integrati di biblioteca e l’assenza di una nuova gara. Questo comporta, nell’immediato, gravi ripercussioni: riduzione significativa dei servizi, disagio per la comunità studentesca e denunce da parte delle organizzazioni sindacali.

“Sono perfettamente al corrente della situazione – prosegue Marianelli – sono stato sollecitato e ho parlato direttamente con rappresentanti sindacali, studenti e personale bibliotecario. Le istituzioni sono chiamate a intervenire subito: prima per gestire l’emergenza, poi per pianificare con serietà il futuro dei nostri servizi bibliotecari. E certamente la nostra università offrirà risposte tempestive. Faccio mie le istanze del personale precario, che rischia il posto, e quelle del personale interno, che – sebbene da anni sotto organico – continua con senso di responsabilità a garantire i servizi essenziali”.

Un’emergenza che racconta una questione strutturale

Come evidenziato da una recente nota sindacale, molti spazi necessitano di interventi urgenti per diventare ambienti salubri e vivibili. In numerose sedi il servizio è mantenuto attivo grazie all’impegno di una o due unità di personale, un’organizzazione ormai insostenibile. Le due nuove assunzioni vanno solo a sostituire personale non più dipendente della nostra Università, senza apportare un reale rafforzamento dell’organico.

La situazione non è nuova, e ormai, passata anche la fase Covid e post Covid, “non possiamo continuare a tamponare: servono risposte profonde e strutturali e anche per questo a breve incontrerò il personale bibliotecario”, incalza Marianelli. “Non si tratta solo di gestire un’urgenza, ma di ripensare il ruolo delle biblioteche in un’università moderna e inclusiva.”

Il candidato Rettore Marianelli propone lo sguardo per nuovo corso: “Dal momento in cui inizierà il mio mandato, sarà mia cura valorizzare chi ha contribuito con professionalità alla crescita dei nostri servizi, potenziare il personale qualificato delle biblioteche e rispondere con determinazione alle richieste delle studentesse e degli studenti – pensando anche un loro diretto e maggiore coinvolgimento – , che in questi luoghi trovano non solo libri, ma spazi di vita fondamentali e di aggregazione”.

E conclude: “Le biblioteche non sono un semplice servizio accessorio: sono parte viva della nostra comunità accademica. Vi passa la ricerca, la didattica, la Terza missione. E troppo spesso vengono date per scontate. È tempo di imboccare una via diversa. I nostri studenti vivono le biblioteche ogni giorno: sono luoghi in cui si cresce, si condivide, si costruisce conoscenza e si fa una comunità. L’Ateneo può e deve riconoscere fino in fondo questo valore con azioni concrete”.