A Bologna nasce la Casa dell’incontro e del dialogo tra religioni e culture

Bologna Foto di Rita Michelon da Pixabay

Avrà sede a Villa delle Rose la Casa dell’incontro e del dialogo tra religioni e culture. Il progetto trova origine nel protocollo firmato l’8 aprile 2021 dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna, Chiesa di Bologna, Comunità Ebraica, Comunità Islamica e Università di Bologna ed è aperto a tutte le altre comunità religiose presenti a Bologna che ne condividono le finalità e gli obiettivi e intendono collaborare attivamente al loro raggiungimento.

L’obiettivo è quello di rafforzare il dialogo e l’incontro tra soggetti appartenenti a religioni e culture diverse, l’educazione alla pace, alla cittadinanza e all’accoglienza, la conoscenza e il rispetto del calendario e delle feste delle diverse comunità religiose, la condivisione e il rispetto delle ricchezze etiche, spirituali e religiose custodite in ogni cultura del mondo che vive nella nostra città e nel nostro territorio.

La sede
Villa delle Rose, per la sua conformazione e collocazione bene si presta ad accogliere questo progetto. La struttura non presenta alcuna connotazione confessionale e ha una buona modularità degli spazi interni, ideale per ospitare le diverse iniziative che il progetto prevede. Inoltre, si affaccia su un parco ampio, con una fruizione poco intensa, che garantisce quiete e raccoglimento.

La nuova destinazione di Villa delle Rose è coerente con il vincolo testamentario con il quale fu donata al Comune, che prevede finalità culturali/espositive, che saranno garantite in collaborazione con il Settore Musei Civici/ MAMbo, attraverso una programmazione condivisa di iniziative.

In autunno inizieranno i lavori di adeguamento anche per adattare la struttura alla nuova destinazione, per partire dall’inizio del 2025. La Casa del dialogo sarà finanziata attraverso contributi pubblici e privati.

Le attività
All’interno della Casa dell’incontro e del dialogo tra religioni e culture ci sarà una stanza del silenzio. Le stanze del silenzio sono spazi di meditazione e di riflessione non caratterizzate in senso confessionale e prive di simbologie delle confessioni religiose che solitamente si trovano in luoghi (quali ospedali, aeroporti, stazioni ferroviarie, musei, biblioteche) frequentati da persone di diverse appartenenze religiose o senza appartenenze confessionali che intendono raccogliersi o meditare in silenzio. Di queste esistono esempi in Italia e nel mondo. Le stanze del silenzio possono fornire un luogo comune di incontro e di condivisione spirituale tra persone di diverse appartenenze, contribuendo alla costruzione di un mondo più pacifico e rispettoso delle diverse tradizioni religiose e culturali.

Tra le attività che troveranno spazio a Villa delle Rose, ci saranno: incontri, seminari e convegni promossi dai sottoscrittori; installazioni che aprano spazi di condivisione artistico-spirituale e riflessioni su temi quali la pace, l’intercultura, lo scambio, il dialogo, il superamento degli stereotipi, il contrasto all’intolleranza; mostre sull’interreligiosità organizzate dalle comunità partecipanti; gruppi di lettura e di discussione; stanze con spazi di lettura oltre a piccoli spazi musica da allestire saltuariamente; attività rivolte alle scuole su interreligiosità, spiritualità, pace.

La governance
La Casa sarà coordinata da un Consiglio di indirizzo che comprende i rappresentanti dei soggetti firmatari, sia quelli promotori sia quelli aderenti, con il compito di definire la programmazione annuale e pluriennale della Casa, e da un comitato di gestione che curerà gli aspetti organizzativi, amministrativi, logistici.

La Casa non è da intendersi come un luogo fisico unico ed esclusivo, ma potrà svolgere le sue funzioni anche in altri luoghi del territorio, di volta in volta ritenuti più idonei, intendendo collaborare con istituzioni culturali, universitarie, confessionali e civiche.