Premi Ubu 2024, le nomination al teatro dell’Emilia-Romagna

Per la 46esima edizione i Premi Ubu scelgono ancora Bologna come città d’elezione in cui celebrare la festa del teatro italiano. E stavolta l’appuntamento è doppio, perché oltre alla serata di consegna dei Premi, in programma per il 16 dicembre alle ore 20 all’Arena del Sole di Bologna (e in diretta su Rai Radio3), un altro luogo simbolo della città – il Cinema Modernissimo – ha ospitato l’annuncio delle Nomination di questa edizione 2024 del più longevo e prestigioso premio teatrale italiano. Nell’ambito di Esercizi di futuro, un progetto dell’Associazione Ubu per Franco Quadri dedicato alle scuole che traccia un ideale percorso verso la serata di premiazione, il 18 novembre nella splendida sala da poco restituita alla città è andato infatti in scena l’annuncio dei finalisti, preceduto dalla proiezione (introdotta da Fabio Abagnato, responsabile Film Commission Emilia Romagna) di Barba secondo Barba di Davide Barletti e Jacopo Quadri, documentario dedicato a Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret di Hostelbro, che quest’anno celebra i sessant’anni di attività e che lo scorso anno ha vinto il Premio Franco Quadri.

Due membri del Comitato Scientifico dei Premi, Lorenzo Donati e Laura Gemini, hanno poi annunciato le nomination, in cui spiccano alcuni nomi e spettacoli legati a vario titolo alla nostra regione e al suo sistema teatrale. Attribuiti da una vasta platea di critici e critiche, studiose e studiosi (oltre settanta i votanti effettivi al primo turno), i Premi Ubu si compongono di 16 categorie, a partire dal miglior spettacolo di teatro e il miglior spettacolo di danza. E proprio tra le creazioni candidate al titolo di miglior spettacolo teatrale dell’anno segnaliamo Trilogia della Città di K, un progetto di Federica Fracassi e della compagnia ravennate Fanny & Alexander, per la regia di Luigi De Angelis. Uno spettacolo molto apprezzato, che in effetti è in corsa anche per molte altre categorie, dalla migliore regia (di De Angelis, appunto), al miglior attore (Alessandro Berti, artista reggiano) dal miglior progetto sonoro, firmato da Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio, al miglior disegno luci e alla migliore scenografia (ancora De Angelis per entrambe le categorie). Sempre nella categoria di miglior spettacolo di teatro segnaliamo anche la corsa de Il grande vuoto di Fabiana Iacozzilli, che tra i suoi produttori vede La Corte Ospitale di Rubiera. Per il miglior spettacolo di danza il tifo invece è tutto per Redrum di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci del ravennate gruppo nanou, che erano finiti in finale già due anni fa con Paradiso. Nella categoria registi oltre a De Angelis e a Iacozzilli, anche lei candidata come regista, spicca poi il nome del piacentino Leonardo Lidi, candidato con il Progetto Čechov, di cui è interprete tra gli altri Francesca Mazza, a sua volta in corsa nella categoria di miglior attrice per il suo ruolo nello spettacolo La Ferocia.

Due candidature da segnalare sono anche quella di Guoda Jaruševičiūte e Dewey Dell per i costumi de Le Sacre du Printemps della compagnia cesenate (una coproduzione del progetto RING che comprende anche il Festival Aperto – Fondazione I Teatri Reggio Emilia), e di LAIBACH per le musiche di Santa Giovanna dei Macelli dei ravennati ErosAntEros (una produzione di ERT/Teatro Nazionale).

Un po’ di Emilia-Romagna c’è anche nella sezione testi, dove concorrono tra i migliori testi italiani La morte ovvero il pranzo della domenica di Mariano Dammacco, artista di base nella nostra regione (lo spettacolo è sostenuto anche da Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno), e tra i migliori testi stranieri Come gli uccelli di Wajdi Mouawad, la cui messa in scena, realizzata da Il Mulino di Amleto, è co-prodotta sempre da ERT.

Tra i Premi speciali, dopo aver mancato per un soffio la vittoria lo scorso anno, torna in corsa la compagnia bolognese Archivio Zeta, per “il pluriennale lavoro di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni che coniuga la dimensione pubblica e politica del teatro in una ricerca sui luoghi e sulla memoria”. Candidata, nella stessa sezione, anche Lenz Fondazione di Parma: “una pluridecennale ricerca nei linguaggi e un’avventura nei dispositivi scenici anche attraverso il lavoro con persone con disabilità”.

Appuntamento allora per il 16 dicembre all’Arena del Sole con l’attesa cerimonia di premiazione che sarà condotta dall’attrice Monica Demuru, e trasmessa in diretta su Rai Radio3, con il coordinamento artistico del collettivo lacasadargilla, vincitore del Premio Ubu 2023 come Miglior Spettacolo di Teatro e Migliore Regia.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su vivaticket.it a partire dal 6 dicembre.

 

Di seguito i risultati della prima votazione con tutte le candidate e i candidati al ballottaggio.

SPETTACOLO DI TEATRO
La Ferocia (ideazione VicoQuartoMazzini; regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà)
Il grande vuoto (regia di Fabiana Iacozzilli)
Trilogia della città di K. (un progetto di Federica Fracassi e Fanny & Alexander; regia di Luigi De Angelis)

SPETTACOLO DI DANZA
redrum (di Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci)
Stuporosa (di Francesco Marilungo)
U. (un canto) (di Alessandro Sciarroni)

REGIA
Michele Altamura e Gabriele Paolocà (La Ferocia)
Luigi De Angelis (Trilogia della città di K.)
Fabiana Iacozzilli (Il grande vuoto)
Leonardo Lidi (Progetto Čechov)
Claudio Longhi (Ho paura torero)

ATTRICE/PERFORMER
Sonia Bergamasco (La locandiera)
Francesca Mazza (La Ferocia)
Giusi Merli (Il grande vuoto)

ATTORE O PERFORMER
Alessandro Berti (Trilogia della città di K.)
Leonardo Capuano (La Ferocia)
Lino Guanciale (Ho paura torero)

ATTRICE O PERFORMER UNDER 35
Chiara Ferrara
Sara Sguotti
Beatrice Vecchione

ATTORE O PERFORMER UNDER 35
Alfonso De Vreese
Valentino Mannias
Mario Russo

SCENOGRAFIA
Guia Buzzi (Ho paura torero)
Luigi De Angelis (Trilogia della città di K.)
Daniele Spanò (La Ferocia)

COSTUMI
Aurora Damanti (Progetto Čechov)
Guoda Jaruševičiūte, Dewey Dell (Le Sacre du Printemps)

DISEGNO LUCI
Luigi De Angelis (Trilogia della città di K.)
Giulia Pastore (La Ferocia)
Raffaella Vitiello (Il grande vuoto)

PROGETTO SONORO O MUSICHE ORIGINALI
Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio (Trilogia della città di K.)
Vera Di Lecce (Stuporosa)
LAIBACH (Santa Giovanna dei Macelli)

NUOVO TESTO ITALIANO O SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani)
Bidibibodibiboo (di Francesco Alberici)
La morte ovvero il pranzo della domenica (di Mariano Dammacco)
Le Volpi (di Lucia Franchi e Luca Ricci)

NUOVO TESTO STRANIERO O SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani)
Come gli uccelli (di Wajdi Mouawad)
La ragazza sul divano (di Jon Fosse)

SPETTACOLO STRANIERO PRESENTATO IN ITALIA
Antigone in Amazzonia (di Milo Rau)
Medea’s Children (di Milo Rau)
Rohtko (di Łukasz Twarkowski)

PREMI SPECIALI
Archivio Zeta: il pluriennale lavoro di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni che coniuga la dimensione pubblica e politica del teatro in una ricerca sui luoghi e sulla memoria.
BAT_Bottega Amletica Testoriana. Esercizi per gli attori // Esercizi con il pubblico, a cura di Antonio Latella, un progetto promosso da AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali per Pesaro 2024, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e stabilemobile in collaborazione con Associazione Giovanni Testori: progetto di
trasmissione rivolto a giovani attori e attrici per la valorizzazione di un caposaldo della drammaturgia d’autore italiana.
Compagnia Garbuggino Ventriglia: un ventennale lavoro di ricerca sull’attore e sul suo potenziale di rottura delle retoriche della realtà.
Davide Iodice: la Scuola Elementare del Teatro, un “conservatorio popolare” per le arti della scena e progetto di arte e inclusione sociale Pinocchio. Che cos’è una persona?
Lenz Fondazione: una pluridecennale ricerca nei linguaggi e un’avventura nei dispositivi scenici anche attraverso il lavoro con persone con disabilità.
Marcello Sambati appartato, peculiare e solido percorso fra autorialità attoriale e poetica.
“Retroscena”, ideato e condotto da Michele Sciancalepore, progetto quasi ventennale di documentazione televisiva del teatro italiano.
Stivalaccio Teatro: percorso di rivitalizzazione e reinvenzione della tradizione della Commedia dell’Arte e delle forme popolari del teatro.
Tovaglia a quadri di Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini: teatro comunitario che raccoglie le storie di un territorio offrendole in una dimensione conviviale e festiva.
Zona K: percorso decennale che ha favorito l’internazionalizzazione e l’innovazione drammaturgica del teatro italiano.