Nasce il progetto Controllo di vicinato a Bologna
A seguito della stipula del protocollo con la Prefettura, la Giunta ha approvato nei giorni scorsi una delibera che dà l’avvio al progetto “Controllo di vicinato”, uno strumento di sicurezza partecipata che ha lo scopo di prevenire illegalità e degrado grazie alla partecipazione attiva dei cittadini in collaborazione con le istituzioni.
Promuovere il “Controllo di vicinato” significa incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio e promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e solidarietà per ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
I gruppi di controllo del vicinato non si sostituiscono alle Forze dell’Ordine, non prevedono ronde, che sono vietate dalla legge, né forme di intervento attivo.
Come è strutturato un gruppo di controllo
Un controllo di vicinato richiede necessariamente la partecipazione di diversi soggetti:
Gruppo di cittadini: può svolgere attività di mera osservazione e segnalare situazioni potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica, contribuendo a prevenire fenomeni di illegalità, aumentare il senso di sicurezza e favorire la solidarietà tra vicini. Eventuali pericoli attuali o flagranze di reato devono essere segnalate direttamente alle Forze dell’Ordine attraverso i numeri di emergenza dedicati.
Referente/coordinatore del gruppo: fa da riferimento per il gruppo e tiene i contatti con la Polizia Locale o le Forze dell’Ordine. Inoltre promuove il gruppo nel quartiere, raccoglie istanze e informazioni.
Comune: definisce le zone su cui si può accordare l’attivazione di un gruppo di vicinato sulla base di alcune caratteristiche (urbanistiche, sociali, economiche, di sicurezza urbana) e si confronta con la Prefettura, che valuterà le stesse aree in base all’andamento della criminalità e dei fenomeni di disordine e degrado urbano, per esaminare l’effettiva efficacia dell’attivazione di un Gruppo di vicinato. L’Amministrazione inoltre si impegna a predisporre idonea cartellonistica e a monitorare la rigorosa osservanza della corretta esecuzione del progetto da parte dei cittadini.
Polizia Locale: tiene i rapporti in modo costante con il gruppo di controllo di vicinato e lo sostiene anche attraverso incontri informativi. Si confronta inoltre con le altre Forze dell’Ordine sui temi relativi alla sicurezza del territorio e in caso si rendano necessarie indagini.
Forze di Polizia: sono parte attiva in funzione delle loro specifiche competenze.
I criteri per l’attivazione di un gruppo
Il Comune valuta l’effettiva efficacia dell’attivazione di un Gruppo di vicinato, considerando le seguenti caratteristiche:
profilo urbanistico: presenza di sole abitazioni residenziali e assenza o scarsità di presidi di comunità, pubblici e privati, quali ad esempio scuole, strutture sanitarie, uffici, ambulatori, chiese o altri centri di aggregazione;
profilo sociale: caratteristiche demografiche, scarsa densità abitativa, assenza o scarsità di associazioni e circoli culturali, centri anziani, centri diurni ricreativi;
profilo economico: numero e caratteristiche degli esercizi commerciali, imprese, istituti di credito, servizi;
sicurezza urbana: degrado urbano e fenomeni di illegalità e inciviltà con particolare riferimento al pieno godimento degli spazi pubblici.
Modalità di partecipazione dei cittadini
L’avvio del progetto nelle singole zone sarà preceduto da un incontro pubblico tra i cittadini interessati, la Polizia Locale e il Quartiere per una dettagliata informazione sul progetto ed un confronto sulle particolarità della zona dove il progetto viene attuato. L’avvio dell’attività del Gruppo di vicinato viene poi formalizzata e regolamentata nei dettagli tramite un Patto di collaborazione e nei limiti definiti nel Protocollo di intesa tra Prefettura e Comune.
Ogni membro del gruppo dovrà rispettare un codice di comportamento che tutela le pari opportunità di partecipazione e il rispetto della privacy, previene fenomeni di allarmismo e favorisce un atteggiamento collaborativo.