Ragazzi bolognesi propensi a fare un’esperienza di studio e di lavoro all’estero

lavoro Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Bologna è una città attrattiva. Sono tantissimi gli studenti e lavoratori che vengono a vivere a Bologna. Eppure il fenomeno è in entrambe le direzioni. Sono tantissimi infatti i ragazzi bolognesi che vanno a fare un’esperienza di studio e/o di lavoro all’estero. Il perché per ragazzo studiare e lavorare all’estero è importante è quasi ovvio: aiuta la crescita personale e di conseguenza lavorativa.

I ragazzi bolognesi sono cresciuti in un contesto multiculturale e sentono l’esigenza di fare un’esperienza di studio e/o di lavoro all’estero di lavoro o di studio. Grazie alla mobilità europea per loro questa non è più un’idea, bensì un fatto. Sono tantissimi i ragazzi che partono per le destinazioni europee più popolari e altrettanti coloro che arrivano a Bologna ogni anno. Ciò accade perché nel mercato del lavoro attuale le qualifiche e le competenze sono più importanti della provenienza. Di fronte all’opportunità di avere personale qualificate nel proprio organico, le aziende sono pronte a superare qualsiasi difficoltà burocratica.

Grazie alle leggi comunitarie, l’Unione Europea ha acquisito un vantaggio competitivo su altre Nazioni, grazie alla libertà di movimento garantita ad ogni cittadino degli Stati membri. L’importanza della conoscenza della lingua inglese e di altre lingue straniere è talmente avvertita che nella scuola dell’obbligo l’inglese si studia già dalle elementari. I programmi ministeriali negli ultimi anni sono cambiati e ora viene insegnata più di una lingua straniera. La conoscenza dell’inglese è considerato come un importante fattore dalle aziende che interagiscono con altre realtà europee. L’esperienza all’estero, quindi, offre la possibilità di parlare quotidianamente un’altra lingua. Se è l’inglese meglio, altrimenti anche imparare altre lingue aiuta in un mondo globalizzato.

Lavorare e studiare in altre Nazioni è diverso da andarci in vacanza. Lo studente e/o il lavoratore dovrà vivere quel luogo, capire lo spirito dei nativi e gestirsi da solo sviluppando quell’indipendenza che gli tornerà utile nella vita e nel lavoro.

Affrontare la quotidianità all’estero rafforza il carattere e arricchisce il bagaglio culturale. Confrontarsi con un metodo di studio o di lavoro differente, con persone che parlano un’altra lingua e hanno un’altra cultura, cambia radicalmente il proprio approccio.

Questa esperienza presenta una nuova prospettiva della realtà, allarga gli orizzonti facendo aprire la mente. Fare un’esperienza all’estero aiuta ad essere consapevoli che le cose possono essere giudicate da più punti di vista e che esiste più di un approccio. Questa consapevolezza aiuta anche nella vita scolastica e in futuro in quella professionale.

Notevoli sono i benefici che un’esperienza all’estero ha sul curriculum e su chi quel CV lo legge e lo valuta. L’esperienza all’estero offre più possibilità di assunzione per i reclutatori che nei ragazzi valutano soprattutto la flessibilità, la capacità di interagire con il nuovo e di apprenderne in fretta tutti gli standard e la conoscenza delle lingue.