Ambiente, dalla Regione 2,6 milioni di euro per piantare 42mila tra alberi e arbusti entro il 2024
La rete infrastrutturale dell’Emilia-Romagna si colorerà di verde grazie alla messa a dimora di oltre 42mila piante che permetteranno di creare oltre 66 ettari di veri e propri boschi, lungo la rete infrastrutturale del territorio di pianura, compreso quello della città metropolitana di Bologna.
Nuovi polmoni green che, considerando le coperture vegetali spontanee già esistenti per circa 30 ettari in aree di proprietà dei tre gestori, porteranno a quasi 100 ettari le superfici boscate lungo la rete infrastrutturale di pianura.
Un progetto che sta per diventare realtà grazie a 2,6 milioni di euro che la Regione assegnerà ad Anas, Aspi e Rfi, i tre enti che si occuperanno dell’intervento. In particolare, 2,5 milioni serviranno a coprire i costi di acquisto, piantagione e mantenimento per i primi tre anni delle piante, 100mila euro per il monitoraggio dell’intervento.
Il progetto rientra nel programma della Regione “Mettiamo radici per il futuro” per la distribuzione gratuita di alberi, siepi e arbusti, che prevede una molteplicità di interventi rivolti a imprese, enti pubblici, ma anche scuole, associazioni, privati cittadini. Dall’inizio di questa legislatura, le risorse messe a disposizione, considerando anche questo intervento, arrivano a superare i 10 milioni di euro.
Secondo una prima ipotesi progettuale, l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade interverrà su cinque aree, per quasi 8 ettari e oltre 6mila piante; Autostrade per l’Italia su 9 aree per 21,6 ettari e 12mila alberi, mentre Rete Ferroviaria Italiana metterà a dimora oltre 24mila alberi in 11 siti per un’estensione di oltre 36,4 ettari.
Tra i criteri seguiti per definire le aree di intervento, la vicinanza a fonti di emissione (ad esempio svincoli stradali) o a centri urbanizzati, ma anche la possibilità di estendere piantagioni spontanee preesistenti. Le varietà dovranno essere autoctone, scelte entro una rosa definita dalla Regione, mentre la densità dovrà essere di 647 piante per ettaro. L’avvio della messa a dimora è previsto entro il 2024.