Il fascino dei castelli alle porte di Bologna: itinerario tra storia e bellezza
Tra le morbide colline e la pianura che circondano Bologna, si celano dimore storiche che raccontano il passato feudale e signorile della città metropolitana. Castelli, rocche, residenze fortificate custodiscono architetture diverse, stili plurimi, storie avvincenti: un patrimonio spesso poco conosciuto ma ricco di suggestioni.
In Appennino spicca la Rocchetta Mattei, situata a Grizzana Morandi. Costruita a partire dal 1850 sulle rovine di un’antica rocca medievale, rappresenta una sintesi affascinante di stile moresco, gotico e liberty. Ideata dal conte Cesare Mattei come sede della sua “elettromeopatia”, questa dimora fiabesca si presenta come un labirinto di torri, cortili e scale monumentali, richiamando riferimenti architettonici all’Alhambra e alla Grande Moschea di Córdoba. Rimessa a nuovo e accessibile solo con prenotazione, è oggi un simbolo del territorio, per la sua unicità estetica e storica.
Spostandosi sulla pianura, emergono altri castelli dal profilo differente. A Dozza si staglia la Rocca di Dozza, rilevante anche perché inserita tra i Borghi più Belli d’Italia: le sue mura massicce racchiudono un percorso museale e dalle torri si gode uno splendido panorama sulla valle. Poco distante, a Imola, la Rocca Sforzesca aspetta i visitatori con le sue prigioni, la sala delle armi e un camminamento sopra le mura, testimonianza dell’architettura militare medievale.
A Bazzano, nel comune di Valsamoggia, sorge la Rocca dei Bentivoglio, un’imponente costruzione dal nucleo quattrocentesco voluto da Azzo VIII d’Este e poi trasformata in residenza signorile dai Bentivoglio tra il XV e il XVI secolo. Custodisce un museo archeologico e ospita eventi culturali, grazie anche a raffreschi e strutture originarie.
Percorrendo la via verso Minerbio, merita una menzione il Castello di San Martino in Soverzano, noto anche come Castello dei Manzoli. La fortezza quattrocentesca, con fossato e torri angolari, è privata ma apre il suo parco durante la storica Fiera dei Manzoli, il primo weekend di ottobre. Nei pressi di San Giovanni in Persiceto si trova invece il suggestivo Castello della Giovannina: una villa con torri merlate e affreschi barocchi ispirati a grandi poemi epici, oggi sede di eventi come matrimoni.
Molte altre strutture sopravvivono, spesso trasformate in residenze private o restaurate solo nelle facciate: tra queste il Castello di Galeazza, il Castello di Palata Pepoli a Crevalcore e le rovine del Castello di Zena a Pianoro.
Questo itinerario tra colli e borghi rivela un territorio sorprendente. Ogni sosta offre frammenti di storia che si intrecciano con leggende locali, eventi culturali e meraviglie architettoniche. Chi è alla ricerca di una gita diversa, tra arte, natura e atmosfere sospese tra passato e presente, potrà programmare visite guidate, concerti o feste medievali, e magari fermarsi in un agriturismo per una degustazione di prodotti tipici.
Per i più curiosi, la Rocchetta Mattei rappresenta senz’altro una tappa obbligata: basta prenotare in anticipo e dedicare una giornata all’esplorazione del castello e dei dintorni, tra boschi e borghi. Anche chi preferisce restare in pianura non resterà deluso: Dozza, Bazzano e San Giovanni in Persiceto custodiscono scrigni di bellezza spesso ignorati, che restituiscono il volto più autentico e meno turistico dell’area bolognese.
In conclusione, lontano dal caos cittadino, si apre un mondo fatto di torri merlate, antichi fossati, saloni affrescati e cortili silenziosi. È un patrimonio da riscoprire, con lo sguardo di chi ama il racconto dei luoghi, l’architettura storica e la scoperta di stili diversi. I castelli bolognesi non sono soltanto pietre: sono custodi di memorie, atmosfere e storie che attendono di essere ascoltate.
