La Città metropolitana di Bologna aderisce a ECCAR, la coalizione europea delle città contro il razzismo

La Città metropolitana di Bologna aderisce a ECCAR, la coalizione europea delle città contro il razzismo

Ora anche la Città metropolitana di Bologna fa parte di ECCAR , la coalizione europea delle città contro il razzismo, in seguito alla candidatura presentata in sede di Comitato Direttivo a Botkyrka in Svezia. La consigliera metropolitana al Welfare e Lotta alla povertà, ha presentato al Comitato ECCAR le diverse iniziative già in campo per combattere il razzismo e le discriminazioni e gli obiettivi per il futuro, ricevendo all’unanimità parere positivo all’entrata nella coalizione. In particolare sono state presentate la collaborazione con il Comune di Bologna nel coordinamento della rete antidiscriminazione del territorio bolognese, le attività del Manuale per Aativisti e le Settimane di sensibilizzazione contro le discriminazioni; sono state inoltre presentate le attività che si intendono realizzare nel prossimo futuro per promuovere, nel territorio metropolitano, lo Sportello Antidiscriminazioni (SPAD) aperto dal Comune di Bologna che accoglie, accompagna e gestisce la segnalazione delle discriminazioni di stampo etnico, razziale, di provenienza e per orientamento religioso.

ECCAR è un’iniziativa lanciata dall’UNESCO nel 2004 per creare una rete di città interessate a condividere le proprie esperienze al fine di migliorare le proprie politiche per porre fine al razzismo, la discriminazione e la xenofobia, trasformando le città in luoghi sicuri e inclusivi per tutte e tutti. L’entrata nella coalizione ECCAR si configura come un ulteriore passo nella direzione della lotta alle discriminazioni, già avviata con l’adesione a READY – Rete delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – e il Piano per l’Uguaglianza che ha tra le sue azioni il contrasto alle Discriminazioni multiple, additive e intersezionali. È un segnale, inoltre, della stretta collaborazione con tra Città metropolitana e Comune di Bologna, già parte della rete e con la carica di presidenza nella persona di Benedetto Zacchiroli.